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Informazioni Utili

Scopri tutte le risposte alle domande più comuni sull’udito e gli apparecchi acustici

COME CAPIRE SE L'UDITO È DANNEGGIATO?

Di norma i primi segnali di una perdita dell'udito è la necessità di chiedere alle persone di ripetere più volte quello che hanno appena detto o alzare il volume dei vari dispositivi che vengono utilizzati. Se si notano queste situazioni è sempre bene effettuare un test dell'udito gratuito.

QUAL È LA DIFFERENZA TRA IPOACUSIA E SORDITÀ?

Viene indicata come ipoacusia una diminuzione dell'udito sotto agli 85dB, mentre la sordità è una perdita più grave, sopra gli 85dB.

CHE COS'È UNA PROTESI ACUSTICA?

Una protesi acustica o apparecchio acustico è un dispositivo medico che può essere posto all'interno o all'esterno, dietro l'orecchio, al fine di migliorare la funzionalità uditiva di un soggetto che presenta deficit uditivi.

COME SI PULISCONO LE PROTESI AURICOLARI?

Per una pulizia quotidiana di una protesi auricolare è sufficiente passare con panno morbido e asciutto il tuo apparecchio acustico. Importante non utilizzare detergenti liquidi o alcool che potrebbe invece danneggiare il dispositivo. Per una pulizia più profonda invece è sempre buona norma rivolgersi a degli specialisti.

QUANTO UDITO SI RECUPERA CON UN APPARECCHIO ACUSTICO?

L'obiettivo di un apparecchio acustico è quello di recuperare una buona qualità dell'udito e migliorare quindi in modo rilevante la vita del soggetto che soffre di deficit uditivi, quindi anche se non si potrà avere un recupero del 100% dell'udito, si potrà tornare a sentire il mondo circostante senza fastidio.

A COSA SERVE L'ESAME AUDIOEMTRICO TONALE?

L'esame audiometrico tonale serve a valutare la funzione uditiva di un soggetto e capire se esistono eventuali deficit uditivi.

CHE PREZZO HANNO GLI APPARECCHI ACUSTICI?

Esistono molte tipologie di apparecchi acustici, ognuno con un prezzo diverso dall'altro, i prezzi degli apparecchi acustici possono variare tra i 750€ e oltre i 3500€. Il prezzo si basa sulla tipologia dell'apparecchio, sulle funzionalità, dimensioni e molti altri fattori.

QUALI APPARECCHI ACUSTICI PASSA LA MUTUA?

Il Sistema Sanitario Nazionale, garantisce la possibilità di ottenere apparecchi acustici gratuiti. Ovviamente sono esclusi alcuni modelli più avanzati che potrebbero migliorare la qualità del suono percepito e la fruibilità di gestione dell'apparecchio.

CHI HA DIRITTO AGLI APPARECCHI ACUSTICI GRATUITI?

Ha diritto all'apparecchio acustico gratuito una persona che abbia una disabilità uditiva accertata, come i soggetti con disabilità uditiva in età pediatrica, coloro che abbiamo una disabilità con limitazione permanente di almeno il 74% delle capacità, persone con disabilità uditiva congenita o acquisita, con un'invalidità riconosciuta del 100%, minori, invalidi di guerra, possessori di invalidità del 33,5% con ipoacusia menzionata.

CHI HA PIÙ DI 60 ANNI HA DIRITTO AGLI APPARECCHI ACUSTICI?

Chi ha più di 60 ha diritto all'apparecchio acustico solo nel caso in cui rientri in una delle categorie stabilite in base alla legge n. 104/1992.

QUANTO RIMBORSA LA ASL PER UN APPARECCHIO ACUSTICO?

Tramite le ASL, il Servizio Sanitario Nazionale, eroga un contributo, totale o parziale, per l'acquisto degli apparecchi acustici, in caso di disabilità accertata da un otorino. Il rimborso non supera comunque i 1500€

QUALI SONO I MIGLIORI APPARECCHI PER L'UDITO?

I migliori apparecchi per l'udito in assoluto non esistono. Ogni individuo infatti ha problematiche e necessità diverse. Per questo è fondamentale l'intervento di uno specialista audioprotesista, che sappia individuare quello adatto alla persona e alle sue esigenze.

COME FUNZIONA IL TEST DELL'UDITO?

Il test dell'udito consiste in un controllo dell'udito, un'otoscopia ed un esame audiometrico. Tra i test per valutare la funzione uditiva troviamo: l'esame audiometrico tonale e vocale, il test REM, quello della soglia del fastidio e il test di autovalutazione. Nel nostro centro per l'udito, nel caso servisse, includiamo anche la Prova dell'apparecchio gratuita in sede con misurazioni e regolazioni personalizzate con scale di valutazione.

COME CAPIRE SE UN NEONATO HA PROBLEMI DI UDITO?

Per capire se un neonato ha problemi di udito bisogna notare se reagisce o meno ai suoni forti, se ha smesso di fare versi o se non progredisce nel linguaggio, se non reagisce alle voci e se non cerca di individuare l'origine del suono. Se si notano questi comportamenti è bene effettuare un test dell'udito.

COME SI FA IL TEST DELL'UDITO AI NEONATI?

Per effettuare un test dell'udito in un neonato si sfrutta un test oggettivo che non necessitano della collaborazione del bambino, le otoemissioni acustiche, che hanno una sensibilità elevata e permette di individuare i pazienti con sospetto deficit uditivo. Si inviano all'orecchio del bambino degli stimoli e si registra la risposta, studiando gli impulsi elettrici trasmessi dalla coclea al cervello del neonato.

A COSA È DOVUTO IL RONZIO NELLE ORECCHIE?

Le cause del ronzio nelle orecchie o acufene, può essere sintomo di un deficit uditivo, proprio per questo è opportuno, nel caso in cui si notasse un rumore persistente, anche in ambienti silenziosi, sottoporsi ad un esame dell'udito.

A COSA PUÒ PORTARE L'ACUFENE?

La percezione degli acufeni può interferire sulla capacità di concentrarsi, dormire e comunicare con gli altri e in alcuni casi, più estremi, può portare ansia e depressione, specie quando il rumore è persistente e intenso.

A COSA SONO DOVUTI GLI ACUFENI?

L'80% degli acufeni sono dovuti a deficit uditivi, causati da lavori in ambienti rumorosi, alcune tipologie di farmaci, soggetti in età anziana, prevalentemente di sesso maschile.

CHE COS'È IL TINNITO?

Il tinnito non è altro che l'acufene, ovvero un disturbo a carico delle orecchie, che si manifesta come un "fischio o un ronzio" persistente, anche in assenza di rumori esterni. Una volta diagnosticato è importante un terapia personalizzata, per eliminare l'acufene.

CHE ESAMI SI FANNO PER VEDERE DA DOVE VIENE L'ACUFENE?

Gli esami per capire l'origine dell'acufene sono: l'audiometria tonale, l'acufenometria, la timpanometria, lo studio del riflesso stapediale e le otoemissioni acustiche. Se hai il dubbio di avere anche tu un acufene, ma non ne sei ancora certo, puoi provare il nostro test online per gli acufeni.

A COSA SERVE IL CERUME DELLE ORECCHIE?

Il cerume svolge una funzione protettiva e antibatterica del condotto uditivo esterno, proteggendolo così da eventuali batteri e successive infezioni. Il problema insorge quando per motivi igienici o patologici si formano quelli che vengono comunemente chiamati tappi, questi si verificano quando il cerume non riesce a scorrere verso l'esterno del padiglione auricolare e si accumula nelle orecchie.

COME SI TOGLIE IL CERUME DELL'ORECCHIO?

Nella quotidiana igiene personale, per togliere il cerume basta utilizzare un fazzolettino umido, possibilmente non di carta, che rischia di sfaldarsi e restare nell'orecchio. Non vanno mai utilizzati i cotton fioc, che non fanno altro che spingere il cerume all'interno dell'orecchio e favorirne l'accumulo. In caso di tappi di cerume, sono da evitare invece i coni auricolari e rivolgersi invece ad uno specialista per un lavaggio corretto, che non danneggi l'orecchio.

CHE DISTURBI DA IL TAPPO DI CERUME?

Il tappo di cerume crea quello che si avverte come "rimbombo della proprio voce" tecnicamente autofonia. Altri sintomi del tappo di cerume sono ovviamente un'ipoacusia temporanea, dolore all'orecchio e sensazione di pienezza del condotto uditivo, fino ad arrivare, per tappi di cerume gravi, ad una sensazione di perdita di equilibrio e vertigini.

COME SI EFFETTUA LA PULIZIA DELLE ORECCHIE?

Per pulire le orecchie si possono utilizzare semplicemente un fazzoletto umido ed un detergente delicato. Esistono in commercio dei detergenti liquidi a base di acqua salina che possono velocizzare il processo di pulizia, senza danneggiare l'orecchio.

COME TOGLIERE L'ACQUA NELLE ORECCHIE?

Per togliere l'acqua dalle orecchie, dopo un bagno al mare o in piscina, il metodo più semplice è inclinare la testa da un lato, nel caso non funzionasse si può provare a sdraiarsi su un fianco e aspettare che, con la forza di gravità, l'acqua fuoriesca.

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